Corrispondenze

Per il comitato lo scambio di corrispondenza fra le famiglie “adottanti” e quelle “adottate”, unito all’invio dei pacchi (o alla quota sostitutiva finalizzata all’acquisto del corredo scolastico) è la quadratura del cerchio dell’iniziativa. L’aiuto economico rimane il pilastro del nostro operare e del vostro partecipare, ma se oltre a dare, riusciamo anche a dare con amore, la nostra solidarietà sarà meglio interpretata e certamente impegnerà con maggiore coscienza la famiglia ed il bambino “adottato”. Scrivere però può risultare difficile, si hanno tante cose da fare, non si ha il tempo, spesso si dice “non ne sono capace” e l’amore... L’amore che ci spinge ad adottare un bambino non ci dovrebbe dare anche la capacità di scrivere, di trovare il tempo per il primo approccio? Magari solo per presentarsi e chiedere se stanno bene in salute. Ecco il nostro maggiore aiuto, il nostro interesse manifestato anche con lo scrivere può cambiare quel modo di essere. Ci deve essere la voglia e l’amore di seguire questa “nostra” famiglia e questo nostro “figlio” e nostro “fratello” (soprattutto se orfano), stimolarlo, sostenerlo man mano che cresce, con la corrispondenza affinché il suo impegno scolastico e sociale sia improntato alla partecipazione ed alla voglia di riscatto. Non è sicuro che tutti i nostri sforzi siano poi ripagati (non sempre si ricevono lettere di risposta) e non ci aspettiamo che tutti i nostri “adottati” siano domani una bandiera di rinnovamento per il loro Paese ma è sicuro che oltre a farli crescere sani ed assicurare loro un’istruzione potremo insinuare nei loro animi la voglia di far bene, forse la voglia di cambiare, perché si sentiranno osservati, seguiti, amati……